MILANO - Il sorriso della foto, un sorriso di metà Ottobre, era in sintonia con la giornata di rappresentanza vissuta dalla squadra. Ma Massimo Ambrosini in quei giorni aveva due pensieri. Il primo, guarire e stare bene a dispetto di qualche complicazione sulla strada della ripresa dopo l'infortunio di Milan-Auxerre dello scorso 15 Settembre. Il secondo, tornare a ritagliarsi un posto in un centrocampo in salute e competitivo, con lo splendido ritrovato Rino Gattuso di questa stagione e l'emergente Prince Boateng in primo piano. L'avvicinamento è stato graduale. Prima la convocazione sfiorata per Napoli e Juventus, poi la panchina e gli ultimi minuti con il Real Madrid, quindi Bari.
In Puglia, a giudizio del Sito ufficiale, è stato il miglior rossonero in campo, con il massimo del rispetto per la prestazione di tutti gli altri giocatori. E' arrivato anche il gol, cosa che mancava ad Ambro dal 31 Gennaio 2010: Milan-Livorno 1-1. Nella scorsa stagione, pochi gol per il Capitano. Del resto con il 4-2-Fantasia, il suo compito era soprattutto quello di presidiare il centrocampo. A Bari, invece gol e vittoria. Una sensazione che a Massimo mancava. L'ultima partita vinta dal Milan, con lui in campo, restava quella del 29 Agosto contro il Lecce. A Cesena infatti era andata come era andata e con l'Auxerre Ambro aveva lasciato il campo sullo 0-0. Lo squillo di Bari è chiaro: Bentornato Capitano!
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