GRAZIE PRESIDENTE
..."Senza il nostro presidente, io Ibra e Robinho non sarei riuscito a prenderli...", è la risposta sorridente di Adriano Galliani al ministro Roberto Maroni nel corso de "La politica nel pallone" di oggi su Gr Parlamento
MILANO - Così Adriano Galliani, nel pomeriggio di oggi, su Gr Parlamento, in collegamento nel corso del programma "La politica nel pallone": "I tre centrocampisti mi sembra aiutino di più la squadra, ma non voglio fare l'allenatore, in questo ruolo c'è Allegri che sta facendo molto bene. Devo dire che la squadra è molto coesa, del resto in questo senso i risultati aiutano e fanno crescere l'autostima. Il Milan ha il dovere di giocare per provare a vincere lo scudetto. Io credo che le squadre attualmente ai primi sei posti in classifica arriveranno nei primi sei posti anche alla fine, ma non so con quale scansione. Non dimentichiamo che l'Inter ha avuto anche cinque punti di vantaggio su di noi, la Lazio ha perso sei punti in due partite, potrebbe capitare anche a noi di avere qualche pausa. La stessa Inter ha avuto molte assenze, ma anche noi ieri avevamo assenze importanti. Abbiamo recuperato da Settembre a oggi 11 punti sull'Inter? Non lo so, io dico che dopo dodici partite la classifica è questa, i punti fatti prima o fatti dopo contano relativamente. Sei punti sull'Inter sono un buon margine, ma non sufficente per stabilire che arriveremo sicuramente davanti a loro".
Ancora Adriano Galliani, questa volta sul derby: "Io ho visto la partita fino all'espulsione di Abate, poi l'ho rivista questa notte su Milan Channel. Abate è stato certamente provocato da Pandev, ma doveva avere la forza di restare a terra senza reagire. L'ho rimproverato negli spogliatoi e lui piangeva. Gli ho detto che è stato fortunato, che abbiamo vinto lo stesso, e quindi è andato tutto bene, tutto perdonato. Comunque, nel corso della partita, Abate ha fatto molto bene, ha giocato con grande velocità. E' caduto in un peccato di gioventù, ma sono sicuro che non succederà più. Il mercato di Gennaio? Noi recupereremo Pato e credo che Ronaldinho possa fare molto bene la seconda punta, è un ruolo nelle sue corde. Davanti abbiamo Ibrahimovic, Pato, Ronaldinho e Robinho, credo che resteremo così, abbiamo quattro attaccanti per due ruoli. Andiamo avanti, con questo schema 4-3-1-2. Balotelli? sono sincero. E' un ragazzo che io trovo molto simpatico e ieri sera abbiamo cenato nello stesso ristorante, abbiamo parlato del più e del meno ma non c'è nessuna trattativa in corso. Del resto il Manchester City è una società ricchissima e potentissima, ed escluso possa aver preso Balotelli solo per sei mesi. Noi stiamo con i nostri quattro attaccanti. Inzaghi ci mancherà molto, ma Pippo è una persona straordinaria e non ha finito la sua carriera, lui recupererà e tornerà a giocare con la nostra maglia: ce la farà anche questa volta. Borriello? E' a titolo definitivo alla Roma, escludo qualsiasi operazione in chiave rossonera. Cassano? Assolutamente non disturbiamo la Sampdoria e il giocatore, noi restiamo con i nostri quattro".
Alle domande sull'Inter, l'amministratore delegato del Milan ha risposto così: "Momenti così ne ho vissuti tanti anch'io al Milan. Il campionato comunque non è finito per l'Inter e io continuo a temerla molto. Benitez è un allenatore importante, come noi sappiamo sia nel bene che nel male. Perchè non c'è stata solo Istanbul e non capisco perchè ci si ricordi solo di Istanbul, c'è stata anche Atene che credo sia più facile da ricordare essendoci stata nel 2007, solo tre anni fa. In ogni caso le stagioni con il Mondiale per Club sono particolari. Noi nel 2007-08 avevamo in testa questo obiettivo e per conquistarlo abbiamo trasferito Milanello a Yokohama, però quell'anno siamo arrivati alla fine quinti in Campionato e non siamo andati in Champions League. Però siamo diventati Campioni del mondo ed è un po' quello che sta accadendo all'Inter. Anche se dirigenti, allenatori e giocatori dicono di no, il Mondiale per Club ce l'hai sempre nella testa quando si avvicina. Allegri? Cellino l'ho ringraziato, perchè quest'estate l'ha liberato. Noi per la verità abbiamo sempre scelto allenatori con poco passato. Sacchi quando è arrivato da noi non aveva mai fatto la Serie A, Capello arrivò al Milan direttamente dalla Polisportiva Mediolanum, lo stesso Allegri ha fatto un anno e mezzo in Serie A prima del Milan. Quando un allenatore è bravo e intelligente come Allagri, si può lottare per qualsiasi obiettivo".